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Visualizzazione dei post da 2020

IN ASCOLTO

C'è un modo per connettersi alla natura, sentirsi partecipe.  E' aprire gli occhi e osservare come se fosse la prima volta,  è tendere le orecchie ai suoni, senza voler sapere,  è creare un contatto e rimanere in ascolto, senza voler scoprire o voler sentire a tutti i costi.  E' stare, in connessione con il proprio respiro, lasciando che i pensieri attraversino la mente senza rimanerne impigliati.  

NATURA IN CITTA'

Sono tante le cose che non mi appartengono più della vita in città, a partire dal ritmo, che è quello di una giostra che si muove senza cambiare mai velocità e continua a girare a vuoto, anche quando non si ha voglia di salirci sopra. Per questo stamane sono andata a cercare la natura, che come sempre sa farmi ritrovare la giusta dimensione, la pace con me stessa, la gioia della scoperta, offrendomi spunti di riflessione.  Appena uscita di casa mi sono lasciata condurre dal mondo vegetale, con la curiosità di un bambino alle prese con una caccia al tesoro. Ho tolto dalla mia sfera visiva palazzi, asfalto, auto, e ho lasciato che il mio sguardo fosse catturato esclusivamente dal mondo vegetale: gli alberi, le foglie per terra, i ciuffetti verdi che bucano i marciapiedi, il muschio che ricopre la Torre della Pusterla di Sant'Ambrogio. Collezionando immagini con gli occhi da casa sono arrivata fino al Parco Sempione. Il manto di foglie bagnate dalla pioggia, che da subito ho calpestat

BUSSA L'INVERNO, TEMPO DI TORNARE

Dopo quasi un mese in valle, sono tornata a salutare il ruscello, per ripercorrere il sentiero nel bosco che porta alla chiesetta. In questo periodo abbiamo scoperto tanti percorsi nuovi Giacomo ed io e ci siamo nutriti della bellezza della natura, andando a caccia di immagini da fotografare. Questo difficile anno di sofferenza e privazioni mi ha regalato un inaspettato autunno. Mai avrei pensato di poter trasformare la difficoltà della pandemia in un'occasione per vivere a stretto contatto con la natura. Nonostante il sole e il cielo azzurro, che in queste settimane ci hanno accompagnato con costanza, le zone d'ombra sul sentiero si prendono spazio, con sbalzi di temperatura che mi costringono ad indossare, per la prima volta, il cappello di lana. La natura inizia a dare i primi segnali dell'inverno. Gli alberi, quasi completamente spogli, mostrano la nudità dei loro rami, come linee a zig zag, dipinte da pennelli dalla punta grossa, sull'azzurro fondale del cielo senz

PACE D'AUTUNNO

"Soffrire non basta, dobbiamo anche essere in contatto con le cose stupende della vita, dentro di noi e attorno a noi, ovunque, a ogni istante". Le parole di Tich Nhat Hanh in questi giorni mi risuonano dentro. E' tempo di impegnarmi a far tacere le lamentele interiori, semi di rabbia e sconforto. Per questo sono venuta a vivere momentaneamente in montagna, insieme ai miei figli Giacomo e Giulio. Il virus continua a fare il suo corso e io ho fatto la scelta di prevenire i disagi del nuovo lockdown scegliendo la natura, nella quale riesco a stare con me stessa e trovare la pace. Eccomi dunque a ripercorrere il sentiero per San Péder, che ora indossa l'irresistibile fascino dell'autunno. Il torrente è rumoroso e in alcuni punti l'acqua invade, zampillante, il cammino. A ricordarmi che tutto deve fare il suo corso e non si può fermare. Sta a noi trovare il modo di muoverci nel presente, rimanendo in ciò che accade, con creatività e regole di buon senso. L'aut

L'ANGELICA, IL FIORE DELL'ARCANGELO

Pausa, dopo quattro giorni di passeggiate in montagna. Stando nella natura il tempo si dilata, allontana i pensieri sul prima e sul dopo, riempiendo ogni istante di presenza piena e di straordinaria bellezza. Vengo con la mia famiglia in Val Seriana da vent'anni ma, mai come quest'anno, c'è la voglia di scoprire nuovi percorsi. Esploriamo le valli che ci circondano, per rigenerare il corpo e lo spirito. Con i ragazzi ormai diventati grandi, è un modo piacevole per continuare a trascorrere del tempo insieme. Ci svegliamo presto, per godere le ore del mattino, perché qui il pomeriggio riserva spesso qualche temporale. Questa mattina è arrivato all'alba, invitandoci al riposo. Ho modo di ripensare al tempo trascorso, alle immagini e alle sensazioni rimaste e di riguardare le foto scattate nei giorni scorsi. Camminando lungo i sentieri dei boschi, nei pascoli, o accanto ai corsi d'acqua, mi sono sentita accolta da una vegetazione che quest'anno pare particolar

MOVIMENTO SOMATICO IN NATURA

Rientro a Milano dopo quattro giorni in cui ho vissuto immersa nella natura dell'Oasi Zegna, nel biellese, presso il rifugio Piana del Ponte. Mi sono concessa di partecipare a un workshop di movimento somatico e meditazione.  Giornate intense, di esperienze, scambi, vitalità, bellezza, che hanno confermato il mio desiderio di cambiare stile di vita. Sono stanca di pensare che la natura sia un lusso da concedersi raramente e che non possa esistere una realtà diversa da quella che ormai sento troppo stretta, piatta, arida e limitante. Il corpo mi segnala il disagio attraverso l'ansia, che è tornata a farmi visita appena arrivata in città. In questi giorni ho ritrovato il mio respiro, non solo quello che ha a che fare con i polmoni ma con il Cuore, con l'apertura del petto al mondo, ai pensieri, alle relazioni. Il suo espandersi ha risvegliato la creatività, le idee, la voglia di fare. Ho potuto muovermi e danzare senza il timore di essere giudicata dagli altri. Condivid

PENSIERI NEL PARCO

Sono giorni difficili questi. Costretta in una città che vivo ogni giorno di più come una trappola. Sento che l'energia di queste giornate di solstizio d'estate non trova spazio per esprimersi. Spesso nemmeno il respiro trova il suo spazio per compiere il suo percorso abituale. L'inquietudine mi accompagna già dal risveglio e il pensiero di avere davanti una lunga giornata mi sconforta. Il caldo esploso improvvisamente in questi ultimi giorni sembra aver peggiorato le cose. Il piccolo parco di quartiere è, in questo momento, una possibilità di salvezza, un rifugio per i miei tormentati pensieri. Cammino avanti e indietro all'ombra degli alberi, ascoltando il fruscio dei passi nell'erba. La mascherina al collo accoglie le gocce di sudore che si fondono con lacrime silenziose. Allontano lo sconforto, spiando le persone che mi circondano. Un padre paziente spinge il figlio sulla sedia a rotelle nella sua passeggiata quotidiana. Gira in tondo senza cambiare mai perc

TRA LUCE E BUIO

Sono tornata alla chiesetta di San Péder, già raggiunta ieri con i ragazzi. Questa volta da sola, attraverso un sentiero diverso, che non passa dal torrente. Il percorso è parecchio in salita tra l'ombra degli alberi e la luce del sole. E' breve ma sento la fatica e l'assenza dei ragazzi.  Penso a Giulio che tira, con la fretta di arrivare e Giacomo che mi aspetta. Fa il gesto gentile di porgermi la mano se c'è da scavalcare un tronco caduto e chiede aiuto se si trova in difficoltà. Penso al lavoro sui gruppi, al quale ho dedicato una vita. Al ruolo fondamentale di tutti, all'interno di esso. All'ambizioso che vuole arrivare per primo ma che in qualche modo stimola gli altri a salire. A chi è in difficoltà e trova qualcuno che gli porge la mano.  Questo distanziamento sociale, al quale siamo costretti, mi fa paura. Più del rischio di contagio.  Di giorno, la natura che mi circonda mi sostiene ma temo il mio ritorno in città, l'impossibilità di stare v

ASSAGGIO D'ESTATE

Ho vissuto questa prima settimana in montagna con una sensazione di vacanza. Un assaggio d'estate. L'ascolto personale di cui necessitavo inizialmente si è aperto in uno spazio condiviso con i miei figli maschi.  Dopo questi mesi passati sempre in casa, ora abbiamo in comune il bisogno di camminare, andare, spostarci, muoverci, scoprire nuovi percorsi tra i boschi, meravigliarci di fronte alle metamorfosi della natura, godere dei panorami che la montagna ci offre.  Camminare. Scegliere ad ogni passo dove appoggiare i piedi, uno dopo l'altro. Per rimanere in equilibrio, guidare il peso del corpo in salita, facendo leva su di esso, frenare sulla discesa.  I ragazzi avanzano, giovani e temerari. Io sento la fatica, il battito del cuore che accelera, il sudore che mi bagna la fronte e la schiena, qualche dolore alle anche, alle ginocchia, ma li seguo con piacere nel loro bisogno di proseguire fino a raggiungere una meta, che sia una croce, una chiesetta, un belvedere.  Mi piace

INCONTRO CON LA NATURA

Per assecondare il forte desiderio di ritrovare un contatto con la natura, eccomi qui, insieme ai miei figli, nella casa di montagna dei nonni in un piccolo Comune bergamasco alle pendici della Presolana. Ne approfitto delle lezioni online del mattino dei ragazzi per uscire sola, in cerca di un luogo in cui poter respirare liberamente senza mascherina. Attira subito la mia attenzione lungo il cammino un chiassoso concerto di uccelli. Mi colpisce il contrasto della vegetazione ai due lati del percorso. Sul lato che costeggia le case, siepi tagliate e fiori piantati in modo ordinato abbelliscono i giardini recintati. Dalla parte opposta si apre lo spazio del grande prato. La mancanza di manutenzione ha permesso all'erba di crescere a dismisura, in modo irregolare. Fiori colorati cresciuti spontaneamente sembrano coriandoli nel verde. Mi copro con la mascherina quando incontro qualcuno. Ripenso a quante volte, sulla medesima strada, persone sconosciute mi hanno fatto un cenno di s

LA VIA DEGLI ANTICHI

"Il filo della via si potrà svolgere prendendo come guida nell'esistenza odierna la via degli antichi che condurrà all'origine primordiale." (Lao Tse) Un nuovo inizio. Dopo i mesi di lockdown, a seguito dell'emergenza Covid19, nasce in me il desiderio di ricominciare dalla natura e di vivere una vita più semplice, in ascolto e in osservazione del mondo meraviglioso che mi circonda e di cui mi sento parte. Perché tutto ciò che andiamo cercando, ce l'abbiamo davanti agli occhi.