Ho vissuto questa prima settimana in montagna con una sensazione di vacanza. Un assaggio d'estate. L'ascolto personale di cui necessitavo inizialmente si è aperto in uno spazio condiviso con i miei figli maschi. Dopo questi mesi passati sempre in casa, ora abbiamo in comune il bisogno di camminare, andare, spostarci, muoverci, scoprire nuovi percorsi tra i boschi, meravigliarci di fronte alle metamorfosi della natura, godere dei panorami che la montagna ci offre. Camminare. Scegliere ad ogni passo dove appoggiare i piedi, uno dopo l'altro. Per rimanere in equilibrio, guidare il peso del corpo in salita, facendo leva su di esso, frenare sulla discesa. I ragazzi avanzano, giovani e temerari. Io sento la fatica, il battito del cuore che accelera, il sudore che mi bagna la fronte e la schiena, qualche dolore alle anche, alle ginocchia, ma li seguo con piacere nel loro bisogno di proseguire fino a raggiungere una meta, che sia una croce, una chiesetta, un belvedere. Mi piace