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NATURA IN CITTA'

Sono tante le cose che non mi appartengono più della vita in città, a partire dal ritmo, che è quello di una giostra che si muove senza cambiare mai velocità e continua a girare a vuoto, anche quando non si ha voglia di salirci sopra. Per questo stamane sono andata a cercare la natura, che come sempre sa farmi ritrovare la giusta dimensione, la pace con me stessa, la gioia della scoperta, offrendomi spunti di riflessione. 

Appena uscita di casa mi sono lasciata condurre dal mondo vegetale, con la curiosità di un bambino alle prese con una caccia al tesoro. Ho tolto dalla mia sfera visiva palazzi, asfalto, auto, e ho lasciato che il mio sguardo fosse catturato esclusivamente dal mondo vegetale: gli alberi, le foglie per terra, i ciuffetti verdi che bucano i marciapiedi, il muschio che ricopre la Torre della Pusterla di Sant'Ambrogio. Collezionando immagini con gli occhi da casa sono arrivata fino al Parco Sempione.

Il manto di foglie bagnate dalla pioggia, che da subito ho calpestato con i miei stivali di gomma, mi ha aperto a un paesaggio non ancora completamente invernale. Molti alberi rivelano già le forme dei rami, che ben contrastano il cielo perennemente plumbeo di questi giorni. 

Se dovessi riassumere ciò che ho osservato in una parola, direi 'forma'. Di antichi tronchi ricoperti di muschio, di rami, di foglie per terra, di frutti curiosi. Di gocce d'acqua, che scivolano lungo il ramo per fermarsi, sospese.

Ho ritrovato la gioia di camminare nelle pozzanghere, di girovagare a caso, spinta solo dalla curiosità, di tornare al mio respiro, con gli occhi sui miei passi. Mi sono sentita in sintonia con la natura, che rallenta inevitabilmente verso l'inverno.