Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2022

SII ALBERO INVERNALE

  Sii albero invernale Mostra un aspetto semplice ed essenziale E impiega il tempo a nutrire il tuo cuore

TRAMONTO

  Spesso quando esco dalla residenza per anziani nel pavese, nella quale vado due volte al mese a portare la mia danza, mi viene regalato un tramonto. Oggi ho provato ad inseguirlo, al di là della strada provinciale, per cercare di avvicinarmi il più possibile e catturarlo in un'immagine.  Ogni anziano che mi sorride, che mi tende le sue mani calde, che mi nutre di gratitudine è un bellissimo tramonto. La natura me lo ricorda, attraverso la bellezza dei colori. Oggi più che mai. Grazie. 

SII ACERO

  Sii Acero Mostra la tua bellezza senza vanità e senza alcun attaccamento, Sarà più facile lasciarla andare  quando sarà il momento. (nella foto: acero presso Boscoincittà, Milano)

MUOVERSI TRA I ROVI

 Questo weekend siamo riusciti a fuggire dalla città per venire al mare. Stamattina sono uscita per la mia passeggiata in solitaria della domenica tutta coperta, perché vedevo dalla finestra i rami danzare con vigore mossi dal vento. In realtà il clima era mite e in breve tempo il sole ha fatto capolino tra le nuvole. Avevo optato per un giretto semplice  e già sulla strada asfaltata la natura mi ha rapita con i suoi colori, tanto che mi è venuta voglia di raccogliere del materiale.  Ho vissuto la prima parte come andare a trovare vecchi amici: le piante ai lati della strada che convivono creando un manto dalle svariate forme, il noce sulla curva, il tiglio, già quasi spoglio delle sue foglie ormai gialle, sulla piazzetta della chiesa, dove mi sono fermata per comporre piccoli semplici mandala, prima di percorrere la mulattiera nel verde. Come spesso mi accade, è nella natura più selvaggia che emergono i pensieri più profondi, anche quando penso di aver già raggiunto l'obiettivo de

SII CORBEZZOLO

  Sii Corbezzolo Dona ciò che puoi quando puoi senza desiderare nulla in cambio

BAGNI D'AUTUNNO

 Sono venuta a Zoagli da sola questo weekend, con il desiderio di staccare qualche giorno prima di ricominciare i progetti a scuola. La giornata di ieri l'ho trascorsa in spiaggia tutto il giorno, incollata al libro che avevo iniziato in treno che ho letto quasi ininterrottamente fino ad arrivare alla fine. Non mi succedeva da anni di leggere un romanzo tutto in un fiato, immergendomici dentro, così come non mi aspettavo di avere il coraggio di fare un bagno fuori stagione, né tantomeno di scoprire quanto fosse rigenerante immergersi nell'acqua fredda. La mattina di oggi sarebbe stata dedicata a camminare nel bosco, ripercorrere un sentiero già fatto un paio di volte con Giacomo, che da Semorile arriva a Sant'Ambrogio, anche se questa volta avrei deviato prima per scendere verso San Pantaleo. Si tratta di un pezzo che qui chiamano l'anello dei 5 campanili per il numero di chiese che si incontrano. Alle 8.30 di questa mattina, però, non solo il tempo non era quello spera

AMICO ALBERO

La prima volta che sono uscita di casa con Giacomo dopo il lockdown del 2020 siamo andati al Parco Solari. Camminavamo straniti, in cerca di qualcosa che potesse essere normale in un momento in cui non sapevamo più cosa fosse la normalità. Era strano girare per il parco indossando una mascherina, sapeva di assurdo e paradossale. Giravamo senza meta, osservando le persone e gli alberi. Forse è stato in quel momento che ho visto davvero per la prima volta la vegetazione del parco: esseri viventi tra esseri viventi, diversi e complementari.  Era la prima volta che vedevo Giacomo arrampicarsi su un albero del nostro parco di zona. Aveva scelto un bagolaro dal torso curioso: tronchi adiacenti alla ricerca del proprio spazio che si intrecciavano generando abbracci: qualcosa mi ricordava la mia famiglia e la convivenza forzata degli ultimi mesi. Da allora l'ho ribattezzato "l'albero degli abbracci", non perché sentissi il bisogno di abbracciarlo ma per l'armoniosa forma

SII SALICE

  Sii Salice Non attaccarti ai desideri ma non rinunciarvi. Lascia che fluttuino leggeri tracciando nell'aria disegni fulminei, Cullàti dal vento ne seguano la direzione, senza perdere la propria essenza Senza dimenticare il ramo dal quale sono sorti e sostenuti. (nella foto: salice del Parco del Ticinello, Milano)

SII PIOPPO

 Sii Pioppo Lascia cadere i tuoi semi e affidati agli elementi, Nuova vita metterà radici e troverà la forza di crescere (nella foto: pioppo al Parco Le Terrazze, Milano)

SII BAMBU'

  Sii Bambù Tessi radici profonde per puntare verso il cielo Crea vuoto dentro di te per aprirti alle possibilità che ti circondano (nella foto: boschetto di bambù al Parco Segantini, Milano)

MONTE DI CASA

Ci sono cose che rimangono un mistero, come scoprire un sentiero che cercavi da tempo e ce l'avevi davanti al naso. Tutte le volte che vado in paese a piedi vedo una crocetta bianca in cima al monte che sta alle spalle di Castione. E' quello della "mia" pineta, scoperta durante il lockdown e diventata il mio luogo di pace. Appena sopra le case più alte del paese, talmente scontata che non ci va mai nessuno.  Fatto sta che la cima di quel monte che prende il nome di Monte di Casa, completamente ignorato in rete e raggiungibile secondo l'indicazione di un cartello in trenta minuti, non l'avevo mai trovata. E allora cosa sarà mai successo oggi che improvvisamente nel bel mezzo della biforcazione del sentiero che porta a mete già esplorate più volte, mi si apre una terza possibilità nel mezzo? Forse è la determinazione odierna dell'ultima passeggiata dell'estate a scovare la strada misteriosa. Eccolo lì: un sentierino non troppo visibile, stretto tra l'

SUPERLUNA SUL MARE

Apro gli occhi e vengo investita dalla luce della luna che penetra dalla persiana lasciata socchiusa. E' una 'Superluna', così viene chiamata quando la luna piena coincide con il perigeo, cioè si trova nel punto più vicino rispetto alla Terra. La magia alla mia vista è una grossa palla giallastra che si specchia nel mare. Sono le 5 del mattino. Giacomo accanto a me dorme, è venuto a letto molto tardi per immortalare il plenilunio e ora non ha la forza di alzarsi. Ci provo io ma l'obiettivo del cellulare è riduttivo rispetto allo spettacolo al quale sto assistendo, che non è solo visivo ma in breve tempo mi rapisce tutti i sensi.  La Superluna notturna (foto di Giacomo) Il silenzio della strada permette di sentire lo sciabordio delle onde, nonostante la distanza dal mare. Fatico a riconoscere subito un canto di gallo, che inizialmente potrebbe essere il verso di qualsiasi animale che rompe il silenzio della notte.  Torno a sdraiarmi sul divano letto del soggiorno e lasci

IN CAMMINO

Mi fermo e rileggo quanto ho scritto e rivivo come tutto è cominciato. Non che lo avessi dimenticato ma tornare alle parole scelte per descrivere in tempo reale il mio incontro con la natura dopo la pandemia che ha trasformato le nostre vite nutre il cammino che sento di avere intrapreso.  In questo tempo ho imparato a vivere la mia città con un'attenzione per il verde, a fare in modo di attraversare parchi e viali alberati per recarmi nei luoghi di lavoro, a scegliere un bagolaro come amico, a sfiorare le foglie al mio passaggio, a fermarmi a godere del profumo del gelsomino quando lo incontro, a sfregare con i polpastrelli la lavanda del giardino di un negozio di mobili tutte le volte che ci passo davanti. La natura è ovunque anche in città, basta alzare gli occhi e guardare il cielo, osservare i vecchi cedri che superano l'altezza dei palazzi o le radici degli alberi rompere i marciapiedi, camminare lungo un filare di platani che costeggiano i viali. Ho deciso di cambiare pr