Apro gli occhi e vengo investita dalla luce della luna che penetra dalla persiana lasciata socchiusa. E' una 'Superluna', così viene chiamata quando la luna piena coincide con il perigeo, cioè si trova nel punto più vicino rispetto alla Terra. La magia alla mia vista è una grossa palla giallastra che si specchia nel mare. Sono le 5 del mattino. Giacomo accanto a me dorme, è venuto a letto molto tardi per immortalare il plenilunio e ora non ha la forza di alzarsi. Ci provo io ma l'obiettivo del cellulare è riduttivo rispetto allo spettacolo al quale sto assistendo, che non è solo visivo ma in breve tempo mi rapisce tutti i sensi.
Il silenzio della strada permette di sentire lo sciabordio delle onde, nonostante la distanza dal mare. Fatico a riconoscere subito un canto di gallo, che inizialmente potrebbe essere il verso di qualsiasi animale che rompe il silenzio della notte.
 |
| La Superluna notturna (foto di Giacomo) |
Il silenzio della strada permette di sentire lo sciabordio delle onde, nonostante la distanza dal mare. Fatico a riconoscere subito un canto di gallo, che inizialmente potrebbe essere il verso di qualsiasi animale che rompe il silenzio della notte.
Torno a sdraiarmi sul divano letto del soggiorno e lascio che i ricordi prendano spazio: le avventure estive, gli amici, la spensieratezza delle vacanze e quella sfrontatezza rispetto alla vita tipica della giovinezza, quando ancora non sei consapevole che essa è un dono e non conosci il segreto della preziosità dello scorrere del tempo.
 |
| La Superluna alle prime luci dell'alba (foto di Giacomo) |
Nel frattempo il cielo inizia a schiarirsi, un coro chiassoso di uccelli occupa il silenzio e il canto del gallo è più definito e riconoscibile. La luna raggiunge il promontorio di Portofino ma resiste al chiarore dell'alba. Giacomo si alza e come un sonnambulo afferra la sua macchina fotografica ed esce sul balcone.
E' il turno delle cicale, che si aggiungono al concerto come una sezione d'orchestra.
Assisto a tutto questo come ad uno spettacolo teatrale, inebriata, assorta nella meraviglia e quasi incapace di credere che ciò possa avvenire tutti i giorni. Spettatrice silenziosa del miracolo della vita, della ciclicità, del movimento della Natura, del nostro pianeta in connessione con la Luna e l'Universo, di ciò che era e ciò che sarà prima e dopo di me.