La prima volta che sono uscita di casa con Giacomo dopo il lockdown del 2020 siamo andati al Parco Solari. Camminavamo straniti, in cerca di qualcosa che potesse essere normale in un momento in cui non sapevamo più cosa fosse la normalità. Era strano girare per il parco indossando una mascherina, sapeva di assurdo e paradossale. Giravamo senza meta, osservando le persone e gli alberi. Forse è stato in quel momento che ho visto davvero per la prima volta la vegetazione del parco: esseri viventi tra esseri viventi, diversi e complementari. Era la prima volta che vedevo Giacomo arrampicarsi su un albero del nostro parco di zona. Aveva scelto un bagolaro dal torso curioso: tronchi adiacenti alla ricerca del proprio spazio che si intrecciavano generando abbracci: qualcosa mi ricordava la mia famiglia e la convivenza forzata degli ultimi mesi. Da allora l'ho ribattezzato "l'albero degli abbracci", non perché sentissi il bisogno di abbracciarlo ma per l'armoniosa forma
Esperienze a contatto con la natura